Moto3: Masiá conquista la vittoria e il titolo mondiale in Qatar

Il 23enne Jaume Masiá, uno dei più esperti della categoria, è stato proclamato campione del mondo Moto3 alla sua sesta e ultima stagione nella categoria più piccola del motomondiale, che lo ha visto essere il pilota più regolare e aggressivo sulla griglia, sfruttando tutta la sua esperienza in questa categoria.

Per il team Leopard, tradizionale cliente Honda, si tratta del quarto campione del mondo dopo Danny Kent (2015), Joan Mir (2017) e Lorenzo Dalla Porta (2019). Masia’ aveva solo una tattica da seguire: vincere la gara, non lasciare che Sasaki si mettesse davanti e mettergli pressione se ci avesse provato. E la decima vittoria della sua carriera è arrivata con il suo primo titolo mondiale, il miglior culmine prima di passare in Moto2 con il Pertamina Mandalika SAG Team.

Dalle retrovie sono usciti i due grandi protagonisti della gara della Moto3, dal quarto posto Sasaki e dal decimo posto Masiá, ma sono passati senza contrattempi in fondo al rettilineo. Holgado dalla pole ha perso l’iniziativa a favore di Deniz Oncu che ha preso il comando e ha effettuato il doppio long lap penalty. Sasaki ha guadagnato una posizione, così come Masiá dopo essere entrato in contatto con Veijer, vincitore della precedente gara di Sepang.

A metà del secondo giro, quando Oncu aveva già completato il primo long lap, Sasaki aveva già preso il comando della gara davanti a Moreira, Holgado e Masiá che avevano progredito insieme a David Alonso. Ma già al terzo giro Masiá ha iniziato a “manovrare “scaldarsi” ed ha tentato di superare Sasaki ma la manovra gli ha fatto perdere posizioni. Ma il tono della gara è stato quello di tenersi d’occhio l’un l’altro e senza che Masiá.

Holgado è stato sostituito in testa da Ortolá al sesto giro davanti a Masiá e Sasaki, ma la gara era molto serrata con 16 piloti in testa in meno di due secondi. Nella settima tornata, Sasaki ha provato ad allungare una gara molto lenta e per la seconda volta Masiá ha tentato di mettersi davanti a Sasaki, con una seconda manovra molto discutibile. E ricevendo il secondo avvertimento dai commissari.

A sei giri dalla fine, Sasaki è tornato in testa alla gara determinato a cambiare il ritmo, ma Holgado ha letto le sue intenzioni. Masiá era più determinato e si porta al comando con Sasaki che lo ha rapidamente seguito. La prima volta che Masiá è stato virtualmente campione è stato a tre dalla fine con Masiá primo e Sasaki settimo, vittima del perfetto lavoro di squadra del team Leopard. Il giapponese ha avuto tre giri per cercare il podio.

Masiá non ha perso l’iniziativa in testa e Sasaki, spaventato alla curva 13, ha già detto addio alla sua possibilità di diventare campione. David Alonso, il giovane colombiano che punta al secondo posto, e Deniz Oncu hanno completato il podio. Sasaki è arrivato sesto.