Quando la F1 è arrivata a Singapore nel 2008 per la prima gara notturna di F1, l’attesa ha riempito l’aria tanto quanto i 1.500 proiettori di luce. Scavato nelle strade della città asiatica, il tracciato era lungo 5065 metri e metteva a dura prova i piloti. Quello che è balzato subito agli occhi dei tifosi è stata la scenografia che attorniava il tracciato di Singapore, avvolto da immensi skyline illuminati a giorno dove faceva eco l’urlo lacerante dei vecchi motori V8 aspirati.

Oltre all’eccitazione della prima volta di Singapore in calendario, c’era da aggiungere anche l’eccitazione della lotta iridata tra Ferrari e McLaren e i due team venivano da una rivalità accesa, sfociata l’anno prima con lo scandalo Spygate. I protagonisti del titolo Lewis Hamilton e Felipe Massa hanno combattuto duramente per tutto il 2008. L’ultima controversia era avvenuta solo due gare prima, al Gran Premio del Belgio. A Lewis Hamilton è stata inflitta una penalità di 25 secondi per aver tagliato l’ultima chicane mentre combatteva con Kimi Raikkonen. Hamilton ha perso la vittoria, portandolo al terzo posto in classifica.
La lotta per il titolo vedeva come pilota favorito Hamilton a Singapore mentre Massa è arrivato 13° dopo un incidente al pit stop che gli ha fatto perdere tempo prezioso. Il successo è andato a Fernando Alonso su Renault, che ha ottenuto una vittoria apparentemente impossibile dopo essersi qualificato 15°a causa di un guasto alla vettura in Q2.
Per Fernando Alonso questa vittoria vale come tutte le altre, ma per gli altri piloti è macchiata da uno scandalo senza precedenti, da un vero e proprio piano diabolico per far ritornare al successo a tutti i costi la Renault ed Alonso. Eseguito con precisione, questa azione ha richiesto una pianificazione molto attenta e sorpattutto la squadra doveva tenere sotto occhio il maggior numero possibile di elementi.
Qualifica
La stagione del secondo pilota Renault Nelson Piquet Jr è stata frustrante. Un fortunato secondo posto al Gran Premio di Germania grazie a una Safety Car tempestiva è stato il momento clou di una stagione altrimenti deludente.
Singapore ha iniziato allo stesso modo, e Piquet Jr. si è qualificato sedicesimo, incapace di trovare il ritmo giusto. Eppure il contributo del brasiliano si sarebbe rivelato fondamentale nella cospirazione che si sta concretizzando.

Anche il compagno di squadra Fernando Alonso è stato nel bel mezzo di una stagione deludente. Lasciando la McLaren dopo una sola stagione, la Renault, un tempo imperiosa, ora era diventata una squadra di centrocampo. Il miglior piazzamento dello spagnolo al quarto posto nelle gare prima di Singapore è stato in netto contrasto con la sua McLaren vincitrice del 2007. Le prove a Singapore hanno comunque dato speranza al due volte campione del mondo. Lo spagnolo ha chiuso in testa nelle seconde e terze prove libere e la R28 ha mostrato un buon passo a Marina Bay. Alonso e Renault si sentivano fiduciosi e in lizza per la pole position.
Ma le qualifiche hanno dato un duro colpo al fine settimana di Alonso. Un guasto meccanico ha causato l’arresto della sua R28 in Q2, prima ancora che avesse stabilito un tempo sul giro. Questo ha lasciato Alonso 15° sulla griglia e con Piquet Jr dietro al sedicesimo posto, il weekend della Renault sembrava finito prima ancora che iniziasse.
La gara
Mentre le Renault si preparavano a lasciare la griglia di partenza per il giro di formazione, Alonso è partito con gomme super soft. Questa è stata una strategia audace e ha richiesto al due volte campione del mondo di superare in modo aggressivo le auto davanti a lui. Poiché il rifornimento faceva parte della F1 nel 2008, lo spagnolo ha anche iniziato la gara con un carico di carburante leggero. Il compagno di squadra Piquet è andato in testacoda alla curva 23 nel giro di formazione, ma è riuscito a prendere la sua posizione in griglia.

All’inizio della gara, Alonso ha faticato a recuperare terreno, rimanendo bloccato al quindicesimo posto. Al 12° giro si è fermato ai box per le gomme nuove e un carico di carburante più pesante e il team ha optato per una strategia alternativa per lo spagnolo. La sosta anticipata ha relegato Alonso in fondo al campo, in quello che sarebbe potuto diventare un noioso pomeriggio.
Nel frattempo, in testa c’era Felipe Massa su Ferrari che aveva preso il comando e aveva costruito un buon margine su Hamilton che era dietro a lui. La Ferrari sembrava pronta per una vittoria comoda e cruciale mentre la stagione si avviava verso la conclusione.
L’incidente
Al 14° giro, la seconda Renault di Nelson Piquet Jr esce alla curva 17. Come riportato da Autosport nel 2009, il brasiliano ha dichiarato di aver sofferto di graining, facendogli perdere il controllo della sua R28:
“Dall’inizio della gara le cose si sono complicate e ho avuto molto graining e la situazione è peggiorata. La squadra mi ha chiesto di spingere, cosa che ho provato a fare e alla fine ho perso il posteriore della mia macchina. Ho colpito pesantemente il muro ma sto bene. Sono deluso dalla mia gara ma ovviamente molto felice per la squadra questa sera”.

L’incidente di Piquet Jr aveva improvvisamente cambiato la gara di Alonso. In base al regolamento del 2008, la corsia dei box è stata chiusa quando è stata schierata la Safety Car. Ciò significava che coloro che si erano fermati ai box per fare rifornimento hanno ricevuto una penalità di 10 secondi stop-and-go. Una volta recuperata l’auto di Piquet, tutti i primi si sono tuffati verso la pit lane. Alonso si è ritrovato in vantaggio netto una volta che i piloti davanti a lui hanno scontato le sanzioni o si sono fermati per fare rifornimento.
La Ferrari ha subito una sosta da incubo per il leader Massa. L’impianto di rifornimento rimase attaccato sulla F2008 quando il brasiliano ripartì, travolgendo un meccanico e obbligando il brasiliano a fermarsi a fine della corsia box. I meccanici Ferrari si sono precipitati per rimuovere il bocchettone e Massa è rientrato ultimo e fuori dai punti.
Alonso e Renault ora avevano la pima posizione in pista, una strategia migliore e lo slancio per conquistare la vittoria. A 20 giri dalla fine, la Renault ha fermato Alonso per la seconda volta. È rientrato in pista mantenendo il comando davanti alla Red Bull di David Coulthard. Lo scozzese ha agito da barriera tra Alonso e Lewis Hamilton, che avevano perso un’occasione per prendere la vittoria. Rosberg arriverà poi secondo dietro ad Alonso mentre Hamilton completa il podio con la terza posizione.
Nonostante le celebrazioni e la squadra che attribuiva il merito alla Safety Car, la vittoria di Alonso era stata in realtà un complotto attentamente calcolato. Dopo le disastrose qualifiche per il team, la leadership della Renault ha pensato di creare una situazione per far uscire la Safety Car chiedendo a Piquet Jr. di provocare un incidente. Questo sarebbe avvenuto dopo che Alonso si era fermato per le gomme fresche. Con i piloti costretti a rientrare ai box dopo la fine della Safety Car a causa della chiusura della pit lane, Alonso avrebbe preso il comando una volta che il resto della griglia fosse rientrato ai box.

Un anno dopo, questo piano diabolico venne a galla. Piquet Jr era stato licenziato dalla Renault per scarse prestazioni e ha contattato la FIA informandoli tramite due dichiarazioni che era stato incaricato dalla sua squadra di schiantarsi alla curva 17 durante il Gran Premio di Singapore per far uscire una Safety Car e aiutare Alonso. Le accuse erano rivolte specificamente al Team Principal Flavio Briatore e a Pat Symonds, Direttore Esecutivo della Renault. Le accuse erano gravi e la FIA iniziò immediatamente le indagini.
La rottura del rapporto tra Renault e Piquet Jr è stata brusca. Briatore ha annunciato che la Renault ha negato le accuse e intendeva portare Piquet Jr in tribunale per chiedere i danni ma la piena immunità è stata offerta a Piquet per essersi fatto avanti con le accuse. Si diceva anche che a Symonds fosse stata offerta l’immunità se avesse collaborato. Symonds ha dichiarato alla FIA che l’idea di provocare un incidente durante la gara era venuta da Piquet Jr. Chiaramente, qualcuno stava ancora mentendo. Ciò che ora è stato confermato è che la Renault ha effettivamente forzato un incidente che ha portato a una Safety Car per aiutare il suo pilota di punta.
Il giorno dopo che Symonds ha parlato con la FIA, il quotidiano The Guardian ha rilasciato le trascrizioni di quanto accaduto quella gara e che descrivono in dettaglio le comunicazioni radio tra Briatore, Symonds, Alonso, Piquet Jr e gli ingegneri durante la preparazione dell’incidente. La Renault ha quindi annunciato che non avrebbe contestato le accuse, con Symonds e Briatore che hanno lasciato il team.

Bob Bell è stato promosso Team Principal ad interim, mentre la reputazione della Renault all’interno della F1 e del mondo degli sport motoristici in generale è crollata. Avendo ammesso il complotto, la squadra ora sperava che un nuovo inizio di leadership avrebbe aiutato a voltare pagina in una triste saga.
Renault al banco degli imputati
La FIA ha tenuto una riunione straordinaria del World Motorsport Council il 21 settembre 2009. La Renault ha pagato a caro prezzo l’episodio del Gran Premio 2008. La squadra ha ricevuto una squalifica con sospensione della pena di due anni dal campionato di F1. La reputazione era ormai persa e lo sponsor principale ING ha ritirato il suo accordo con la Renault, lasciando la squadra senza uno sponsor principale.
Flavio Briatore ha ricevuto una squalifica a vita dalla F1 e dal motorsport per il suo ruolo nella vicenda, nonostante la sua veemente negazione di qualsiasi illecito. Interdetto anche dalla gestione dei piloti con una superlicenza, è stata una spettacolare caduta dal potere per l’italiano un tempo influente. Symonds è stato bandito dalla FIA per cinque anni mentre Alonso ha negato qualsiasi coinvolgimento nella cospirazione.
Il World Motorsport Council ha confermato che la Renault si è salvata dal divieto di F1 assicurando l’uscita di Briatore e Symonds dal team mentre la vittoria di Alonso è stata confermata assieme a quella della Renault.
Le conseguenze e i postumi
A Briatore e Symonds è stato annullato e reintegrato il divieto in un ricorso durato oltre due anni. È stato stipulato un accordo con la FIA per non lavorare nel Motorsport fino alla stagione 2013. Da allora entrambi sono tornati alla F1. Briatore è rientrato come ambasciatore nel 2022. Symonds è tornato in F1 come Chief Technical Officer per Williams dal 2013 al 2016 e dal 2017 è Chief Technical Officer di F1.
La vicenda ha terminato la fine della carriera in F1 di Nelson Piquet Jr visto che il brasiliano non ha mai più corso in questa categoria. Briatore e Symonds invece sono ritornati in F1 come se niente fosse successo e questo è il lato più brutto e scandaloso di tutta questa vicenda.
Foto: Motorsport Images