Max Verstappen dice di non capire davvero l’errore della Red Bull che l’ha mandato in pista durante le qualifiche del Gran Premio di Singapore con poco carburante.
In una Q3 umida/asciutta, tutte e 10 le vetture hanno imbarcato il carburante per poter effettuare più giri cronometrati invece del solito a causa delle condizioni mutevoli della pista.
La Red Bull numero 1 di Verstappen aveva il carburante per effettuare solamente cinque giri lanciati e nel corso del sesto passaggio cronometrato, il pilota è stato richiamato ai box mentre era in lotta per la pole position.
L’ingegnere di pista Gianpiero Lambiase gli ha ordinato di rientrare ai box senza completare il giro per avere nel serbatoio il quantitativo minimo di un litro per i controlli della FIA delle post qualifiche e la penalità per non aver a bordo la quantità minima di benzina imposta dal regolamento è la partenza dalla pit lane. Evidentemente in Red Bull hanno pensato che l’ottavo posto e un pilota arrabbiato fossero meglio di una partenza in pit lane. E l’arrabbiatura di Verstappen l’abbiamo udita tutti nel team radio.
Verstappen critica la Red Bull
“Siamo rimasti un po’ sorpresi di aver fatto quel giro in più. Nella macchina abbiamo qualsiasi tipo di sensore che tiene sotto controllo tutto. Non capisco perchè non mi abbiano richiamato ai box un giro prima piuttosto che di dirmi di rallentare per prendere margine da Pierre Gasly che era davanti a me. E’ molto frustrante perchè avevamo una buona macchina e potevamo partire più avanti.”
“È stato un nostro errore e i calcoli che ci hanno portato alla quantità di benzina imbarcata prevedevano cinque giri lanciati, ed invece ne abbiamo fatto uno in più. È stato frustrante dire a Max di rientrare ai box, ma non c’era altra scelta”. ammette Horner
“Senza il campione che deve essere nel serbatoio per regolamento saremmo stati retrocessi. Ma d’altra parte siamo contenti del lavoro fatto sulla monoposto, Checo lo ha confermato, visto che per due centesimi non ha ottenuto la pole”.
Foto: LM/DPPI Images