Gara storica della Moto3 a Silverstone, perché è stata la prima vittoria in Coppa del Mondo per la Colombia ed il modo in cui è arrivata, per mano di un ragazzo di 17 anni che si era qualificato ultimo per la griglia del GP di Gran Bretagna. Si chiama David Alonso, è il penultimo gioiello dell’inesauribile cava con sigillo Aspar, lo stesso che quest’anno lo ha arruolato nella sua Gaviota GASGAS Aspar M3 per affrontare la sua prima stagione di Coppa del Mondo.
Questo ragazzo nato a Madrid, da madre colmbiana e stabilitosi a Torrejón del Rey, città di Guadalajara, aveva già partecipato a un GP nel 2021, ma l’occasione gli è davvero arrivata su questo percorso e ne sta approfittando fin dall’inizio, perché ha già fatto un podio a Jerez. Ora, il vincitore della Talent Cup, del Campionato Spagnolo 85cc e della Rookies Cup ha già una vittoria in Coppa del Mondo nel suo palmares, e che vittoria…
Prima che il semaforo rosso si spegnesse, Nico Terol, il suo capo e mentore di lunga data presso il team Aspar, ha dato al suo allievo il seguente messaggio sulla griglia: “Esci in modalità samurai, non succede nulla”. E sì, lo ha fatto, perché partendo dal 28° posto, che lo ha costretto a cadere in Q1, in un batter d’occhio è entrato nel gruppo di testa, nel grande gruppo di testa che era fino a 19 unità e che si è concluso con i primi 15, quelli che segnano solo in seconda distanza e mezza (1.572), in quello che è il secondo traguardo più stretto nella storia della Moto3.
Alonso ha guadagnato una posizione prima dell’inizio del test, perché Ogden ha avuto problemi sulla griglia ed è stato costretto a partire ultimo. Un aneddoto, perché David l’avrebbe lucidato comunque. Ciò che lo ha aiutato, e molto, è stata la caduta di Masiá quando ha guidato il gruppo al terzo giro. Il valenciano è partito dalla pole, aveva mostrato potenza in allenamento ed è sembrato molto attaccato alle prime battute della gara, ma ha rovinato la situazione alla curva quattro, perdendo la ruota anteriore.
Di tutti i suoi rivali, il più beneficiato della sua resistenza è stato Holgado, che è arrivato leader, ma con qualche dubbio dopo la sua caduta ad Assen e la vittoria lì di Masiá, e lascia Silverstone ancora più leader grazie al suo terzo posto, dietro ai già citati Alonso e Sasaki, che sono rimasti 0.152 del colombiano di Madrid nella porta inglese. Ora, Holgado guida con 22 punti di vantaggio su Sasaki e 32 su Masiá, che ha avuto la casta per tornare in pista e, rotolando più veloce anche della testa a volte, è riuscito a recuperare molte posizioni per finire 18 °.
Quello che è rimasto ai cancelli del podio è stato Ortolá con il quarto posto, davanti a un altro pilota che può tornare a casa molto soddisfatto del suo quinto posto. Si tratta di David Muñoz, che si era qualificato con un solo posto di vantaggio su Alonso per la griglia, il 27°. Bravo anche per lui. E per Salvador, che ha fatto un’altra bella gara con il sesto posto. I primi dieci posti sono stati completati da Moreira, Rueda, Veijer e Fenati. Potranno dire di essere stati in pista nel giorno della prima vittoria di una nuova stella emergente, quella di un ragazzino capace di vincere arrivando ultimo, come hanno fatto Acosta e Binder in precedenza. Nomi importanti, come quello da imparare ora: David Alonso.