Gli elogi sono esauriti per descrivere ciò che David Alonso sta facendo nel suo anno di debutto nel Campionato del Mondo Moto3. Il colombiano ha conquistato a Montmeló, la sua seconda vittoria a 17 anni e, come la prima volta, è stato con un’altra gara da ricordare, con sorpasso all’ultima curva all’ultimo giro, come Rossi con Lorenzo nel 2009 in questo stesso scenario.
La gara era tipica della categoria, di gruppo e con molte posizioni di ballo. C’erano fino a cinque diversi leader (Öncü, Masiá, Alonso, Holgado e Muñoz), e ognuno aveva la sua storia. Holgado, partito undicesimo, scivola al quattordicesimo posto dopo la partenza ed è salito facilmente in testa. Sembrava a suo agio, come in tante altre gare di questo percorso, e ha iniziato l’ultimo giro in testa al gruppo di dodici piloti, ma è arrivato il disastro per lui. Il pilota di Alicante venne superato da cinque piloti e, in un nuovo tentativo di recupero, andò a terra. Il leader, ora con 13 punti su Sasaki in classifica, ha ripreso la marcia e ha concluso 22°.
Per quanto riguarda Öncü, ha tagliato il traguardo terzo, ma all’uscita dell’ultima curva ha commesso uan scorrettezza su Muñoz ricevendo una penalità di sei secondi. Ciò ha fatto scendere il turco al dodicesimo posto ed è stato Rueda a ereditare il terzo posto. Il sivigliano ha festeggiato il suo primo podio in Coppa del Mondo, e sembra che ce ne saranno molti altri.
Per quanto riguarda Masiá, ha resistito alla vittoria per 76 millesimi e perché Alonso ha fatto magie. Ha resistito all’attacco del pilota Leopard all’ultima curva mentre preparava il suo su Muñoz, e lo ha ottenuto con pochissimo spazio, come Rossi con Lorenzo nella storica gara MotoGP nel 2009. Un’opera d’arte come preludio a un giro d’onore in cui ha camminato una badendera con due bandiere, perché da una parte indossava quella colombiana, quella di sua madre (Marcela), e dall’altra, quella spagnola, quella di suo padre (Agustín).
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