Bravo per Martín, che capitalizza la pole di stamattina trasformandola in una vittoria nella gara Sprint a Misano. Bezzecchi, secondo la traguardo, ha provato invano a tenere testa allo spagnolo, ma Jorge aveva una marcia in più e l’italiano ha dovuto accontentarsi del secondo posto. A completare il podio troviamo Pecco Bagnaia che risorge dal terribile botto di domenica scorsa e resiste agli attacchi di Pedrosa e della sua KTM.
Per il pilota spagnolo questo quarto posto vuole tanto e non si poteva chiedere di più a un pilota che ha ufficialmente appeso la tuta al chiodo alla fine della stagione 2018 e che compirà 38 anni alla fine di questo mese. Pedrosa, ha provato con tutto per salire sul podio, ma Baganaia è campione per qualcosa e ha saputo contenere meravigliosamente il suo assedio finale.
Che invenzione è questa gara sprint in MotoGP. Un test in programma a 12+1 giri nel Marco Somoncelli di Misano, un layout che non punisce troppo l’usura delle gomme e che permette ai membri della griglia di andare a sacchi dall’inizio alla fine. Quello che ha fatto meglio è stato Martin, che aveva battuto il record per fare la pole e che non ha dato alcuna opzione ai suoi rivali da quando il semaforo rosso si è spento.
Quello che gli è stato più vicino è stato Bezzecchi, che dopo aver superato Pecco, che è quello che era secondo dopo la partenza, è arrivato a piazzarsi due decimi, ma il T4 di Martinator è stato così perfetto che da lì ha iniziato ad estendere il suo vantaggio per guidare più comodo. Era quasi sempre sopra il mezzo secondo e alla fine Bez, che correva con la mano sinistra toccata dalla caduta di Montmeló, quella della montonera, ha ceduto fino al 1.445 che li separava al traguardo.
Dietro i due in testa c’era l’eccitazione di sapere chi avrebbe occupato il terzo posto. Alla fine il campione ha battuto il pensionato di soli 190 millesimi, e dopo essere arrivato a rotolare per un istante in parallelo. È successo a tre giri dalla fine, quando la Ducati è entrata leggermente in curva e KTM stava per superarlo in partenza. Non poteva essere e nell’ultimo giro Dani era quasi più in pericolo per le molestie di Binder, che è arrivato da loro dopo una bella battaglia con Maverick, che con reali opzioni per superare Pecco.
Dopo i primi cinque e fino ai primi nove con il diritto di segnare nelle gare brevi, Maverick, Marini, Aleix e Álex Márquez, che hanno battuto suo fratello Marc nella lotta per il nono posto. Più indietro ha concluso Raúl Fernández 11°, Pol 16° (partito 23°) e Mir 23°, dietro ad altre due Honda, quelle di Nakagami e Bradl.